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di Annarita Briganti
L’arte per lui, workaholic, è procedere per prove ed errori, è migliorare gli errori, trasformarli in bellezza. Solo lavorando tanto, con il suo cane accanto, con i suoi rituali, nel suo studio newyorkese chiamato Salotto, che è anche un cen· tro culturale, ci si può evolvere.
Arriva a Milano la prima mostra di opere pittoriche di un grande il· lustratore, Emiliano Ponzi, milane· se di adozione, da tempo a New York. L’artista esporrà a Milano set· te quadri di grandi dimensioni alla Galleria Marcorossi artecontemporanea in una mostra dal titolo poetico, “In principio era la fine”, a cura di Maria Vittoria Baravelli.
Previste inaugurazioni anche a Torino e a Verona con opere diver· se da quelle milanesi, nate per lo stesso progetto: oltrepassare i con· fini dello schermo di un computer e arrivare sui muri delle gallerie e nelle case di chi potrà permettersi questi quadri. L’Arte con la maiuscola, come dice Ponzi.
«Sentivo l’esigenza del pezzo unico» spiega l’artista. <<Dopo aver lavorato per più di vent’anni come illustratore per giornali, pubblicità, animazione, moda, e continuerò a farlo, avevo voglia di tornare alle mani sporche, a un rapporto con la materia vera che non fa sconti se sbagli, mentre invece il computer li fa. Ho scelto le grandi dimensioni per i miei quadri, a partire dal mio archivio di illustrazioni, che stavolta realizzo con pennelli e tele».