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Vita di uno stringer cristiano in Medio Oriente
Iraq, territori di Urmia e Salmas, Azarbaijan occidentale. È da poco scoppiato il primo conflitto mondiale. I cristiani assiri costituiscono un loro stato dichiarandone l’indipendenza dalla Turchia. In risposta, il governo dei Giovani Turchi li stermina a migliaia.
Un uomo corre, veloce, senza pensare. Si chiama Khausho. Si rifugia nella valle di Rekan, è allo stremo, si addormenta nel bosco. Al mattino, incredibilmente, è ancora vivo, dei soldati turchi non v’è sentore. Respira a pieni polmoni un’aria pulita, la natura intorno è rigogliosa e lui si sente forte, come non gli capitava da troppo tempo.
“È qui che staremo!” pensa, “qui possiamo farcela”.
Iraq, ai giorni nostri, altri conflitti, stesso dolore. Anderious Oraha, pronipote di Khausho, vive a Baghdad con la moglie e i quattro figli. Per sopravvivere fa di tutto, dall’interprete al tassista, dal negoziante di alcolici a quello di telefonini, per finire come stringer di molti giornalisti italiani.
Più volte rischia la vita per accompagnarli nelle zone calde dei conflitti che hanno incendiato l’Iraq negli ultimi anni. Gli eventi che portarono alla liberazione di Jessica Lynch, quel che realmente avvenne a Nassirya, per Anderious non hanno segreti. In questo libro, oltre a ripercorrere i passi del popolo iracheno e della sua famiglia, egli svela i retroscena di molti accadimenti degli ultimi anni, con lucida intelligenza e partecipata consapevolezza.
Mentre questo libro andrà in stampa, molte cose probabilmente saranno cambiate. Perché la parola fine a queste vicende, purtroppo, non è ancora stata scritta.
Anderious G. Oraha è nato a Bibosi nel 1955. Ha vissuto fra Bibosi, Al Qosh e Baghdad, passando quattordici anni della sua vita come militare. Ha svolto vari lavori, il più importante dei quali, lo stringer, lo ha portato a collaborare con moltissimi giornalisti italiani, rischiando insieme a loro la vita più di una volta. Questo libro è il diario delle sue esperienze. Attualmente vive in Italia, in Lombardia, con la moglie e i quattro figli.
Martino Fausto Rizzotti, giornalista e scrittore, ha lavorato in Libia, ha svolto attività di volontariato in Iraq e ha visitato più volte ed estensivamente il Medio Oriente.